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   Politica Locale

venerdì 14 ottobre 2016

Quale Fondazione Carisp Cesena

di Guido Pedrelli

Lo statuto della Fondazione CRCrecita al titolo I comma 2 che "...la Fondazione è la continuazioneideale della Cassa di Risparmio di Cesena, fondata da una società di 105persone e riconosciuta con decreto pontificio del 18 maggio 1841...".175 anni di storia che nei prossimi mesi si interromperanno. La Fondazione nonsarà più il socio di controllo della banca, ma un socio di minoranza con il2,28%, conseguenza dell'aumento di capitale di 280 milioni che a breve saràsottoscritto dal Fondo Interbancario Tutela Depositi e che per questo deterràil  94% del capitale. Si spezzerà il filoche ha unito le vicende della società bancaria e la Fondazione, ente confinalità sociali. Non sarà più la continuazione di quella Cassa di Risparmio diCesena, fondata nel 1841 da 105 cittadini di Cesena.

La Fondazione ..."perseguescopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico delterritorio di propria competenza , interpretandone le esigenze...", recitaancora lo Statuto.

Per svolgere queste finalità laFondazione attingeva le proprie risorse dai dividendi della CRC e da pochialtri investimenti. Dividendi che nei prossimi anni non ci saranno e seritorneranno sarà solo nella misura del 2,28%, ben poco in confronto ai milioniricevuti in passato.

La drammatica approvazione delbilancio del 2015 della Cassa di Risparmio di Cesena con la perdita di 250milioni di euro e la svalutazione delle azioni, ha quasi azzerato il patrimoniodi 3 Fondazioni (Cesena, Lugo, Faenza) e ha privato di importanti investimentimolte famiglie. Sui vertici della Fondazione di Cesena sono state fattepressioni di ogni genere. Chi invitava a votare contro il bilancio della Banca,chi  chiedeva prese di posizione più durenei confronti delle istituzioni nazionali di controllo e dell'organoamministrativo della Banca chi, infine, sollecitava un voto favorevole albilancio del 3 luglio. E' stata fatta quest'ultima scelta, difficile etormentata, nella consapevolezza delle gravi conseguenze che la Fondazione neavrebbe ricevute, ma anche con la certezza che votare contro avrebbe significato mettere in stato di liquidazionel'istituto bancario con perdita totale del valore delle azioni possedute e rischiarecirca 1000 posti di lavoro .
Ora le azioni della Cassa, fortemente deprezzate, hanno un valore minimo,certamente, ma l'Azienda, con un patrimonio ricostituito e rafforzato, continuala propria attività. E questo lascia ben sperare per l'avvenire.

Per la Fondazione si apronoscenari nuovi. Dovrà rivedere il suo essere e fare delle scelte. Le opzioni incampo sono diverse: sciogliersi, fondersi con consorelle più ricche ocontinuare con nuova lena e nuove strategie. Il dibattito ancora non è iniziatoe si svilupperà nei prossimi mesi. Quale sarà la conclusione ancora non lo soio e non lo sa, credo, nessuno, non essendoci certezze, ma solo ipotesi. Ilprimo appuntamento per confrontarsi è fissato per sabato 17 settembre nel corsodell'Assemblea dei soci della Fondazione.

Io non credo allo scioglimento eall'utilità di una fusione. Bisogna ripartire dal patrimonio restante che  la Fondazione possiede. Un ruolo nella cittàdi Cesena e nel territorio del relativo comprensorio, una funzione e un ruololo può e lo deve esercitare. In passato sono state fatte erogazioni per :volontariato, arte, cultura, assistenza agli anziani, università, scuola etanto altro. Non vi è  l'intenzione diuscirne. Si studierà come sollecitare da altre fonti questi interventi, inattesa che anche per la Fondazione arrivino tempi e risorsi migliori.

Non si può pensare che i settori nei quali la Fondazione è fin quiintervenuta debbano essere totalmente abbandonati  perché attualmente non vi sono risorse.

Esistono realtà sociali edeconomiche  con le quali fin'ora abbiamointeragito che hanno necessità di un coordinamento e di riorganizzazione. LaFondazione in questo ha un patrimonio di conoscenza ed esperienza che non deveandare disperso da utilizzare e mettere a disposizione del territorio..

Si dice che i soldi non sonotutto. E' il momento di dimostrarlo. E' il momento di avere delle idee. Lesollecitiamo e le aspettiamo. Da tutti. In questi anni la Fondazione ha erogatotanti finanziamenti, corteggiata o sollecitata da ogni parte. Chi ha avuto, oraci dimostri che la solidarietà non è sempre a senso unico.


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